Dispositivi di interblocco associati ai ripari

Dopo cinque anni dalla pubblicazione della norma UNI EN ISO 14119:2013 è sconfortante vedere come molti costruttori di macchine non siano ancora in grado di applicare in modo corretto questa norma tecnica. Quasi quotidianamente siamo costretti a rilevare e segnalare dispositivi di interblocco installati in modo errato o non sufficientemente protetti contro l’elusione.

Le principali non conformità sono relative all’utilizzo improprio dei microinterruttori di Type 2/Tipo 2 (a chiave meccanica – CODED Tongue shaped actuactor).

A tal proposito riteniamo utile ricordare quanto segue:

I dispositivi di interblocco a chiave meccanica a basso livello di codifica non possono essere utilizzati in posizione non occultata in quanto facilmente bypassabili.

Tali microinterruttori sono ammessi purché si rispetti nell’installazione il principio di impedire che gli stessi possano essere facilmente elusi.

La norma UNI EN ISO 14119:2013 chiarisce, al punto 7.2, che tali micro (Type 2) devono essere installati osservando le almeno una delle seguenti prescrizioni (mandatory):

  • Montaggio fuori portata;
  • Ostruzione fisica;
  • Montaggio in posizione nascosta;
  • Monitoraggio o test ciclico di controllo dello stato.

Si ricorda che le chiavi meccaniche (azionatori) devono essere montate con le apposite giunzioni elastiche per la compensazione del disallineamento con l’attuatore.

Il microinterruttore di interblocco non deve mai essere utilizzato come elemento di arresto della corsa di un riparo mobile (sia esso scorrevole o battente).

I dispositivi di interblocco e i relativi azionatori vanno fissati alla macchina con viti one-way (come per altro sempre indicato nelle istruzioni di montaggio) o altri accorgimenti analoghi (saldatura, rivettatura, ecc.) per impedire che possano essere smontati (e quindi elusi) facilmente.

Non esitare a contattarci per ulteriori informazioni circa l’applicazione della norma UNI EN ISO 14119:2013.